Professore | Studente

1. Un’Italia divisa

Carta d’Italia del 1848 Clicca sull'immagine per ingrandire
Fonte: Carta d’Italia del 1848, litografia acquerellata, XIX secolo, Museo centrale del Risorgimento Italiano, Roma.

L’inizio della rivolta nel Regno delle due Sicilie

“Ai primi di gennaio del 1848 le tensioni sociali e politiche continuano a manifestarsi in modo clamoroso. Mentre in varie città italiane si susseguono pacifiche manifestazioni di piazza a favore del pontefice [Pio IX, eletto nel 1846] e delle riforme, a Milano la situazione sembra davvero sul punto di precipitare: il 3 gennaio una serie di scontri tra patrioti e militari austriaci danno come bilancio cinque morti e cinquanta feriti tra i civili” (Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, Laterza, Roma-Bari, 2009). La rivolta invece scoppia dall’altro capo della penisola, a Palermo, quando, il 12 gennaio, giorno del compleanno del re Ferdinando II di Borbone, parte un’insurrezione (la prima in Europa) nella quale motivi patriottici, rivendicazioni sociali e sentimenti di opposizione ai regnanti di Napoli si mescolano in un’unica protesta. L’insurrezione ha successo e minaccia di allargarsi all’intera Sicilia, così il re, giocando d’anticipo, il 29 gennaio annuncia di voler concedere una Costituzione al Regno delle Due Sicilie (che sarà pubblicata il 10 febbraio successivo). Ciò non basta a sedare la rivolta nell’isola, dove a Palermo il 2 febbraio si forma un Governo provvisorio, ma contribuisce a limitare l’allargarsi della protesta nella parte continentale del regno. A questo punto parte una reazione a catena da parte di quasi tutti i sovrani dei piccoli stati italiani che si affrettano a concedere costituzioni d’ indirizzo liberale.

Domande

  1. Quali sono gli stati territorialmente più rilevanti nella configurazione geo-politica italiana alla vigilia dei movimenti rivoluzionari del ’48?
  2. Quale parte del territorio della penisola era sottoposto ad un dominio “straniero”?
  3. Quale parte del territorio italiano era frammentata in tante piccole realtà statuali?
  4. I confini territoriali dell’Italia pre-unitaria coincidono con l’estensione dell’attuale territorio italiano?

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Descrizione della situazione geo-politica italiana alla vigilia del ‘48

All’Inizio del 1848 la carta politica dell’Italia vedeva la penisola governata dai principali regni delle Due Sicilie (comprendente la Sicilia e tutta l’Italia meridionale fino a Gaeta) e di Sardegna (che comprendeva il Piemonte, la Liguria e gran parte della Savoia) retti rispettivamente dai Borbone (dinastia di origine francese) e dai Savoia. Al Centro il Granducato di Toscana e lo Stato pontificio costituivano le due entità territoriali e politiche più importanti, mentre nel Lombardo-Veneto restavano gli austriaci. Nel biennio 1848-49 questa situazione subì profondi sconvolgimenti, con la momentanea cacciata degli austriaci, le esperienze repubblicane di Venezia e Roma e con l’inizio della leadership piemontese quale catalizzatrice delle aspirazioni unitarie della penisola. Alla fine della prima guerra d’Indipendenza seguì il ritorno dei sovrani assoluti e una dura repressione dei movimenti patriottici nei domini austriaci, restaurando la situazione territoriale precedente.