Descrizione e Analisi
Gli articoli del Protocollo riportati servono a definire i punti più importanti della creazione delle euro regioni come istituti giuridici.
Con questo documento, infatti, gli stati membri del Consiglio d’Europa si sono impegnati a riconoscerne la natura giuridica, pubblica o privata, e la validità giuridica dei loro atti. Questo può avvenire, prima di tutto, perché gli statuti delle euro regioni devono essere in accordo con le legislazioni nazionali e gli accordi internazionali stipulati dagli stati coinvolti. In secondo luogo perché le decisioni prese dall’euroregione vengono attuate dagli enti locali / autorità / collettività che la compongono, che sono a loro volta organismi parte degli stati nazionali.
Di fatto, quindi, l’euroregione non è un organismo indipendente e autonomo rispetto agli stati nazionali, bensì una struttura di governance territoriale i cui poteri sono limitati dalle rispettive giurisdizioni nazionali.
Il protocollo interviene sulla convenzione del 1980, precisando le possibili configurazioni giuridiche che la cooperazione transfrontaliera può assumere.
Contesto geografico/storico
Che cosa sono le Euroregioni?
L’Euroregione è una realtà istituzionale prevista dall’Unione Europea, che agevola forme di unione e di cooperazione su temi diversi, consentendo di concretizzare una fattiva collaborazione trasfrontaliera e interregionale tra zone confinanti di un’area geopolitica con una storia comune, fatta anche di scambi economici, sociali e culturali. Le Euroregioni solitamente non corrispondono ad alcuna istituzione legislativa o governativa, non hanno potere politico e il loro operato è limitato alle competenze delle autorità locali e regionali che le costituiscono.
Per citare alcuni esempi delle oltre quaranta Euroregioni presenti sul territorio continentale, si possono menzionare le intese tra enti territoriali locali stabilite tra Germania e Paesi Bassi: Eugenio (1958); Regio Ems-Dollart (1978); tra Germania, Svizzera e Francia: Regio Basiliensis (1963); tra Germania, e Repubblica Ceca: Euroregio Egrensis (1991); Euroregio Elba (1992); Euroregio Bayericher Wald/Sumava (1993). Tra Germania e Polonia: Euroregione Pomerania (1991); Euroregio Spree-Neisse: Bober (1992). Tra Ungheria, Polonia Ucraina, Slovacchia e Romania: Euroregione dei Carpazi.
Anche se il termine “euroregione” ha un significato similare, non deve essere confuso con le normali “regioni europee”(1)
Un’Euroregione può assumere le seguenti forme giuridiche:
- un’associazione di autorità locali e regionali su ambo i lati del confine nazionale;
- un’associazione transfrontaliera con un segretario permanente e una squadra tecnica e amministrativa dotata di risorse proprie;
- di diritto privato, basata su associazioni o fondazioni no-profit, su entrambi i lati del confine, in accordo con le rispettive leggi nazionali vigenti;
- di diritto pubblico, basata su accordi interstatali, che hanno a che fare anche con la partecipazione delle autorità territoriali.
È difficile dunque associare un unica struttura legale al termine "euroregione", in quanto esse variano notevolmente nelle loro forme particolari e nelle basi giuridiche su cui si appoggiano.
La Convenzione-quadro di Madrid adottata dal Consiglio d’Europa nel 1980 è stata il primo strumento a sostegno della cooperazione transfrontaliera. In esito alle difficoltà incontrate dagli Stati membri nel campo di tale cooperazione, il Regolamento n. 1082/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 [G.U. L 210 del 31.7.2006] ha introdotto i Gruppi europei di cooperazione transfrontaliera, soggetti di cooperazione territoriali con personalità giuridica di diritto pubblico e capaci di agire per conto dei propri membri.
L’istituzione di un Euroregione comporta quindi la predisposizione di schemi operativi e normativi che devono trovare fondamento non solo su esperienze di cooperazione già in atto, ma anche su forti motivazioni e aspirazioni, in modo da rispondere alle esigenze di tutti i soggetti che decidano di farne parte. Si può perciò affermare che le Euroregioni sono dei fattori di integrazione, dei laboratori della pratica della sussidiarietà e dei generatori di potenziali sinergie.”
(dal dossier Euroregioni del 16 luglio 2007 del Consiglio Regionale del Veneto)
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Presentazione
Il testo riporta alcuni articoli del protocollo che completa la convenzione – quadro di Madrid adottata dal Consiglio d’Europa (COE) nel 1980. Poiché le esperienze di cooperazione transfrontaliera nel corso degli anni hanno incontrato delle difficoltà che la convenzione non prevedeva, il COE l’ha modificata attraverso questo protocollo.